STELLA AZZURRA, LUCE D’ANGELO

di Piera Ruffini

L’incontaminata passione per il calcio di Morgan

Morgan D’angelo, quarantaduenne, attaccante, vice allenatore, capitano e dirigente della Società “Stella Azzurra Nereto” respira il calcio da quando era bambino.
Ha uno sguardo perspicace ed astuto, peculiarità di chi, in campo, riesce a dribblare con emozione e grinta e a firmare virtuosamente momenti memorabili.

“L’essere parte di una squadra amatoriale significa pur sempre lottare per la maglia e per i colori e credere soprattutto nel bel gioco, oltre che nei veri valori del calcio”, ci racconta.
Curriculum ricco di esperienze: inizia con gli Allievi, poi con gli Under 18, gioca con squadre di Prima Categoria e di Promozione tra S. Omero, Nereto e Corropoli e consegue quasi sempre vittorie significative siglandole con i suoi gol, ma decide di tornare tra gli Amatori della Stella Azzurra perché ritiene che lì la passione per il pallone non sia contaminata dalle motivazioni di interesse economico, piuttosto attenga all’autentica voglia di divertirsi e di dare al suo paese natale. Riferisce di quando ai tempi di un’amichevole contro il Nereto, guidato dal leggendario tecnico, Nicola Tribuiani, a seguito di una serie di sue azioni gloriose, lo stesso allenatore interruppe la partita per dichiarare candidamente ed in dialetto giuliese “Ci è quoss?” Espone con umorismo aneddoti relativi a personaggi spiritosi che hanno accompagnato il suo percorso da calciatore e si afferma fiero di numerosi risultati raggiunti, tipo quello conquistato alla finalissima del campionato nazionale giovanile, persa purtroppo con la squadra “Renato Curi”. O come quello pervenuto due anni fa con la Terza Categoria, annata di successi malauguratamente frenati da una grave pubalgia registrata.
Il suo desiderio di gioco spontaneo e pulito lo trascina stabilmente al senso di appartenenza agli Amatori che oggi vantano un più elevato livello di competenza, data la presenza dei tanti giovani a differenza di un tempo.

La Stella Azzurra Nereto si classifica Campione d’Abruzzo in seconda posizione nella stagione 2010/2011, è vincitrice in quella precedente della Super-Coppa C.S.I. piazzandosi in terza posizione ed è incessantemente caratterizzata dalla complicità e dall’affiatamento dei ragazzi, ma anche dalla filosofia di uno sport avulso alle ragioni di mercato. È questa luce che rende speciale lo sguardo di Morgan D’angelo, non più solo acuto come ai primi minuti dell’intervista. Perché il suo essere speciale non dipende solo dai suoi gol, ma dalle sue scelte.